2007-2010
Responsabile scientifico del progetto Avirtualcom-Atelier virtuale per la conservazione e valorizzazione dei beni architettonici.
Il progetto coinvolge l’Università di Urbino,la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Università di Roma, UNIADRION e si sviluppa all’interno dell’Area balcanica (Albania – Tirana; Bosnia Erzegovina – Mostar, Sarajevo; Serbia – Novi Sad), più precisamente coinvolge le nazioni che partecipano all’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI), tra le sedi di Urbino e Roma, utilizzando i Focal Points della rete di UNIADRION per lo scambio di esperienze di formazione tra le Università coinvolte e le altre istituzioni che dovranno beneficiare delle attività del progetto.
Il tema della cooperazione in materia di formazione ed apprendimento assume una forte rilevanza. All’interno di questa cooperazione negli anni il tema del recupero e valorizzazione dei beni culturali ha assunto un interesse preminente. Il percorso di scambio proposto permette l’interazione fra docenti e maestranze italiane e dei paesi del sud est Europa favorisce il rapporto fra le Università e le imprese e l’introduzione delle tecnologie ITC come strumento alla base dei processi di lavoro e di apprendimento.
Attraverso il laboratorio “Atelier” che evidenzia la sinergia tra conoscenza ed intervento, tra l’acquisizione di alcuni aspetti teorico-analitici e il processo di progettazione di interventi significativi. In questo contesto il progetto punta allo sviluppo di forme di cooperazione basate sulla circolazione delle conoscenze acquisite in particolari “Comunità di Pratica” (CdP) basate sul “peer learning”, ovvero sull’apprendimento collaborativo scambiando informazioni e conoscenza in un ambiente virtuale. Attraverso questo strumento docenti e operatori di diverse realtà, legate al recupero e valorizzazione dei beni culturali in generale, ed in particolare di quelli architettonici, dell’Area Adriatica potranno condividere esperienze, materiali e conoscenze già in loro possesso. Gli utenti sono, infatti, i principali protagonisti di una CdP.
2007-2009
Responsabile scientifico del Progetto di Internazionalizzazione finanziato dal MIUR – Master di 1° livello – Strumenti e metodi per la conservazione e valorizzazione dei Beni culturali.
Il Master vuole conferire una preparazione specifica rivolta alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Si articola in quattro diverse aree disciplinari:
• culturale, per le conoscenze storiche del patrimonio architettonico e archeologico e l’analisi degli aspetti normativi ed economici della gestione e valorizzazione dei beni culturali;
• tecnica, per gli strumenti e i metodi di analisi dei materiali, degli elementi costitutivi dei beni e della loro gestione anche con strumenti informatici;
• scientifico-progettuale, per gli elementi di chimica e fisica, la diagnostica, la progettazione degli interventi;
• economico-antropologica, per la gestione e la valorizazione del patrimonio all’interno del contesto della cominità e del suo sviluppo economico sostenibile.
I partecipanti provengono da Albania, Bosnia Herzegovina, Serbia, Macedonia e Italia.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Restauro dei monumenti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Uniadrion, l’University of Mostar – Bosnia ed Herzegovina, Faculty of Civil Engineering, University of Tirana – Albania e Faculty of Sciences and Technologies di NoviSad – Serbia.
Responsabile dell’attività di rilievo nel Progetto di ricerca “Doclea Città romana in Montenegro” dell’Istituto Archeologico dell’Università di Urbino sotto la responsabilità scientifica del Prof. Sergio Rinaldi Tufi in collaborazione con la British School at Rome e il Museo della Municipalità di Podgorica.
2005 – 2008
Responsabile scientifico del Progetto di Rilievo dei Templi Megalitici a Malta
Il progetto è iniziato con i rilievi del tempio megalitico di Ggantjia nell’isola di Gozo, successivamente l’analisi è stata estesa ai siti di Hagar Qim e Mnajdra, nell’isola di Malta; infine sono stati rilevati i templi di Ta’ Hagrat e Skorba. La parte applicativa è stata sviluppata attraverso la collaborazione con le società ABC s.a.s. di Firenze, Leica Geosystem s.r.l. e con diverse istituzioni maltesi, all’interno del Programma maltese 2004-2007 dei Fondi Strutturali, secondo la documentazione dei Templi megalitici delle isole di Malta e Gozo.
Responsabile scientifico della parte relativa alla documentazione cartografica bidimensionale e tridimensionale di siti archeologici particolari, legati alle carreggiate storiche all’interno del Progetto finanziato da EUROPEAN COMMISSION “Culture 2000” Framework Programme CLT 2004/A1/MT-49 dal titolo “The significance of Cart – Ruts in ancient landscapes” in collaborazione con Malta e Spagna.
I risultati sono stati presentati in diversi convegni nazionali ed internazionali e sono oggetto di una pubblicazione in corso di stampa nella quale ha curato il capitolo riguardante la metodologia e la documentazione tecnica.
2005 – 2008
Responsabile scientifico del Progetto Libia – finanziato dal Ministero degli Affari Esteri – Legge 26 febbraio 1992, n. 212 “Recupero e valorizzazione del Castello Rosso di Tripoli” – Studio di fattibilità e formazione del personale” in collaborazione con Dipartimento delle Antichità di Tripoli, Associazione Demine o.n.g. e la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” (progetto in corso febbraio 2005 – dicembre 2009).
Il progetto s’inquadra nel generale processo di consolidamento dei rapporti fra Italia e Libia, attraverso il recupero d’importanti complessi architettonici di cui l’area del mediterraneo è ricca. Il progetto si inserisce in un contesto che punta ad una programmazione delle attività sui beni culturali, prendendo come esempio in particolare il monumento più rappresentativo per la città di Tripoli: il Castello Rosso.
Nella prima parte, si procede alla definizione di una metodologia di conservazione,e, nella seconda parte, di un percorso formativo nel restauro, finalizzato al trasferimento di tecnologie e di conoscenze nell’ambito specifico, e alla valorizzare in termini socio-economici di questo tipo di investimenti.
L’iniziativa si propone di fornire alle Istituzioni che si occupano della città di Tripoli un progetto per la sistemazione del Castello Rosso.
2002-2004
Coordinatore al “Corso di formazione in recupero e conservazione dell’edilizia storica” – Working Group 1
All’interno delle iniziative svolte da UniAdrion (Università Adriatico Ionica), il progetto ha l’obiettivo di creare un percorso formativo-professionale in grado di dotare i giovani architetti ed ingegneri, provenienti dai paesi della regione adriatico-ionica, delle competenze necessarie per gestire, progettare e realizzare gli interventi di manutenzione e restauro del patrimonio storico ed architettonico.
Le attività condotte hanno riguardato:
• la realizzazione e il montaggio dei moduli on-line;
• la verifica e supporto on-line alla realizzazione dei progetti pilota assegnati nel corso della Summer School;
• la progettazione e realizzazione degli atelier virtuali.
1998
“Progetto Mura – Malta: la Fabbrica delle mura”
Nell’ambito dell’Accordo di cooperazione tra il Governo di Malta e il Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale dell’Università di Bologna ha collaborato al progetto di ricerca, mirato alla conoscenza, rilevamento e ristrutturazione del sistema fortificato dell’isola di Malta.
2000- 2002
Ha svolto l’incarico di Coordinamento tecnico del “Progetto Mura”, progetto di ricerca e sviluppo per il restauro del sistema fortificato di Malta e di alcuni monumenti in particolar la Chiesa di Santa Caterina d’Italia a Valletta ed il Palazzo Vilhena a Mdina.
1999-2000
Ha coordinato l’attività di formazione dei tecnici maltesi dipendenti del “Ministry of the Resources and Infrastructures” secondo un programma che prevedeva per la loro formazione moduli afferenti alle diverse azioni: rilievo, catalogazione, diagnostica, progettazione.
1999
Ha collaborato all’interno del coordinamento tecnico-scientifico per la parte relativa ai rilievi e alla rappresentazione grafica ed ha in particolare l’incarico della Direzione dei lavori per la cartografia alla scala 1:500 del sistema fortificato dell’isola di Malta di cui in collaborazione con altri autori ha curato le Norme tecniche e il Repertorio grafico.
1998
Ha collaborato all’esecuzione di rilievi fotogrammetrici e topografici dei casi di studio: Chiesa di Santa Caterina d’Italia e Zabbar Gate. Ha inoltre organizzato e coordinato l’esposizione “Progetto Mura” – La Valletta 1-30 giugno 1998, la videocassetta e il CD-rom prodotti a conclusione dello Studio di fattibilità.